
Sette mesi dopo il G20, Rio de Janeiro ospita un altro incontro internazionale di assoluta rilevanza: il 17.mo vertice dei Brics, il blocco inizialmente composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica che oggi comprende anche Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Iran e Indonesia.
Un evento tanto più significativo in quanto si tratta del primo vertice dell’organismo dopo l’attacco israeliano-statunitense a uno dei suoi membri, l’Iran, e dopo il processo di apertura del gruppo ad altri Stati.
Al vertice sono stati invitati anche i 10 paesi accolti come partner: Bielorussia, Bolivia, Cuba, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda, Uzbekistan e Vietnam, tutti in attesa dell’ammissione definitiva.
Una sfida ulteriore per un organismo quanto mai eterogeneo, ancora in cerca di una chiara definizione ma, al di là degli interessi distinti e delle rivalità geo-politiche, sempre più influente a livello planetario.
Non a caso, il blocco rappresenta quasi il 50% della popolazione mondiale e circa il 40% del Pil globale, mentre gli scambi interni sono cresciuti in media del 10,7% all’anno nell’ultimo decennio: più del triplo della crescita media del commercio internazionale nello stesso periodo.