
Vladimir Putin e Narendra Modi si sono incontrati a Nuova Delhi per un vertice cruciale in un momento di forte competizione geopolitica. Nonostante le pressioni di Washington affinché l’India riduca i rapporti con Mosca a causa della guerra in Ucraina, i due leader scelgono la strada opposta: rafforzare la collaborazione economica e strategica. L’obiettivo è ambizioso: portare gli scambi commerciali a 100 miliardi di dollari entro il 2030.
Commercio ed energia: l’asse economico si espande
Al centro del negoziato c’è un pacchetto di accordi che punta ad ampliare i legami in settori chiave.
Esportazioni indiane: farmaceutica, agroalimentare, tessile.
Forniture russe: fertilizzanti, prodotti energetici, minerali strategici.
Cooperazione nucleare civile: confermato il lavoro congiunto sul sito di Kudankulam e nuovi progetti nell’Estremo Oriente russo.
Un dialogo che mira a stabilire catene di approvvigionamento più sicure, riducendo la dipendenza dell’India dall’Occidente e garantendo alla Russia nuovi sbocchi in piena tensione internazionale.
La questione della manodopera: Mosca guarda ai lavoratori indiani
Uno dei capitoli più innovativi del vertice riguarda la mobilità del lavoro. La Russia, alle prese con una significativa carenza di manodopera a causa della guerra e dell’esodo di cittadini, sta chiedendo a Nuova Delhi un accordo per facilitare l’ingresso di lavoratori indiani in diversi settori produttivi. Un dossier che potrebbe trasformare la cooperazione bilaterale in un partenariato anche sociale, non solo economico o militare.
Difesa e armamenti: un pilastro da oltre 60 anni
La cooperazione militare resta un pilastro dell’asse Mosca–New Delhi. L’India possiede ancora oltre il 60% del suo arsenale di fabbricazione russa, e il vertice affronta temi cruciali:
- accelerazione delle consegne dei sistemi S-400;
- aggiornamento dei caccia Su-30MKI;
- nuovi contratti per missili, pezzi di ricambio e modernizzazione delle flotte;
- garanzie sul supporto tecnico russo alle piattaforme già operative in India.
Un partenariato che, nonostante i tentativi americani di spingere New Delhi verso equipaggiamenti occidentali, rimane profondamente radicato.
Geopolitica del pragmatismo
Tra realpolitik e necessità strategiche, il vertice conferma un dato: India e Russia non intendono rinunciare a un rapporto storico che continua a offrire vantaggi economici, energetici e militari a entrambe le parti. Una cooperazione destinata a incidere sull’equilibrio globale nei prossimi anni, soprattutto mentre l’India si prepara a diventare una delle principali potenze economiche del mondo.




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