Si riduce l’export di armi italiane. Ma i Paesi più instabili restano tra i maggiori acquirenti

Le vendite effettive scendono moderatamente e la platea di acquirenti è per il 70% composta da Paesi extra Ue o extra Nato. È questo il profilo delle esportazioni italiane di armi nel 2018 tracciato dalla Relazione governativa sull’export italiano di armamenti, secondo quanto riferito da Rete Disarmo. Nel 2018 l’Italia ha esportato armi 2,5 miliardi di euro, con una flessione di circa il 12%.

Export di armi italiane: i Paesi più instabili tra i maggiori acquirenti

E i paesi di destinazione non sono solo Germania (278 milioni), Regno Unito (221 milioni), Francia (152 milioni) e Stati Uniti (133 milioni) cioè Paesi nostri alleati nell’Ue o nella Nato.

Tra i maggiori acquirenti, ci sono anche Stati problematici o con situazioni di tensione come Pakistan (207 milioni), Turchia (162 milioni), Arabia Saudita (108 milioni), Emirati Arabi Uniti (80 milioni) ed India (54 milioni), Egitto (31 milioni).

"Ancora una volta il risultato è chiaro: gli affari armati dell’industria militare italiana si indirizzano ancor maggiormente in prospettiva fuori dalle alleanze internazionali dell’Italia e verso le zone più instabili del mondo", rileva la Rete Disarmo.

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