Uno dei più grandi pericoli è che ogni Paese Ue abbia un differente atteggiamento con la Cina, e che dall’Europa giungano segnali eterogenei.
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Parlando al Bundestag, la cancelliera tedesca prova a coagulare un fronte unico nei confronti di Pechino. Quello che tuttavia può apparire come un segnale di difesa nei confronti della Cina è in realtà un’apertura. Gli ultimi sondaggi realizzati in Germania indicano un sentimento di sfiducia crescente nei confronti degli Stati Uniti, alimentato dalla politica economica e soprattutto commerciale adottata dall’amministrazione Trump. Di qui, una maggiore (seppur cauta) apertura verso la Cina.