Trump contro Macron sulla Palestina: “Non conta niente”

Scontro diplomatico tra Francia e Stati Uniti. Parigi tira dritto, Israele nega la carestia a Gaza. E l’Europa prova a fermare la crisi umanitaria.

Trump contro Macron sulla Palestina: “Non conta niente”

La Francia rompe gli indugi: riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina nella prossima Assemblea Generale dell’ONU a settembre. Una mossa storica che farà di Parigi il primo Paese del G7 ad aderire alla “soluzione dei due Stati”, già sostenuta da 147 nazioni.

Trump minimizza: “Non conta niente”

Donald Trump liquida la scelta francese con una frase tagliente: “Quello che dice Macron non ha peso”. Un commento che ricalca il gelo tra i due leader, già emerso dopo il G7. Più articolata la posizione del segretario di Stato americano Marco Rubio, che accusa la Francia di “fare il gioco di Hamas” e danneggiare le prospettive di pace.

L’Europa si spacca. Ma chiede: “Fermate la catastrofe”

Il ministro degli Esteri francese Barrot difende la scelta: “È un segnale contro il terrorismo e a favore di chi crede nel dialogo”. Russia, Cina e Arabia Saudita appoggiano Parigi, mentre Germania, Regno Unito e Italia restano prudenti. Intanto, Macron, Merz e Starmer si sono sentiti per chiedere l’apertura immediata di Gaza agli aiuti umanitari.

Gaza al collasso. Netanyahu nega la carestia

Nonostante le accuse crescenti dell’ONU e delle ONG, il governo israeliano nega che ci sia una carestia a Gaza. L’IDF ha comunque autorizzato il lancio di pacchi alimentari dall’alto, modalità già adottata all’inizio del conflitto ma duramente criticata da Hamas, che chiede l’apertura di un corridoio umanitario terrestre stabile.

Colloqui in stallo, Israele valuta “alternative”

Dopo il fallimento dei negoziati indiretti con Hamas, Tel Aviv e Washington studiano nuove strategie. Netanyahu annuncia l’intenzione di “eliminare Hamas e riportare a casa gli ostaggi”. E Trump, senza mezzi termini, rincara: “Hamas vuole morire. Siamo a un punto in cui il lavoro va concluso”.

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