Sarebbero 100 mila i migranti posizionati lungo tutta la costa libica pronti ad imbarcarsi per l’Italia. Se l’offensiva lanciata dal generale Haftar contro Tripoli si trasformasse in un conflitto riconosciuto dall’Onu, lo status legale di queste persone cambierebbe.
Una prospettiva preoccupante per l’esecutivo gialloverde, anche perché il voto europeo si avvicina. In tale ottica, acquista ancora più importanza la seconda telefonata avvenuta il 22 aprile tra Trump e Conte: “Ho parlato con il premier italiano riguardo all’immigrazione, agli scambi commerciali, le tasse e le economie dei nostri rispettivi paesi” ha cinguettato il presidente statunitense.
Durante un’intervista con il Corriere della Sera, il premier Sarraj aveva detto che circa 800 mila persone potrebbero sbarcare sulle nostre coste. Forse il suo obiettivo era attirare l’attenzione sulla crisi. Ma resta il fatto che davanti alla fuga di massa da una guerra civile per Roma diventerebbe giuridicamente difficile, e moralmente impossibile, negare assistenza.