
Oltre il 60% dei vincitori del Premio Nobel per l’Economia possiede (o ha posseduto) la cittadinanza statunitense. Con 78 premiati su 99, gli USA consolidano la loro egemonia nel campo delle scienze economiche, confermando il ruolo centrale delle università americane nella ricerca globale.
Il 13 ottobre 2025 il prestigioso riconoscimento è andato a Joel Mokyr (che ha cittadinanza israeliana e statunitense), al francese Philippe Aghion e al canadese Peter Howitt, premiati per i loro contributi nello spiegare la crescita economica trainata dall’innovazione.
17 Paesi rappresentati, ma Washington resta al comando
Dalla sua istituzione nel 1969, il Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel ha premiato studiosi provenienti da 17 Paesi diversi, ma con una concentrazione evidente oltre Atlantico.
Dopo gli Stati Uniti, il Regno Unito si piazza al secondo posto con 12 vincitori, seguito da Francia e Canada (5 ciascuno) e Russia (4). L’Italia figura in classifica con un solo premiato: Franco Modigliani, insignito nel 1985 per le sue analisi pionieristiche su risparmio e mercati finanziari.
Donne premiate: solo tre in oltre mezzo secolo
Su 99 vincitori, solo tre donne hanno conquistato il Nobel per l’Economia: Elinor Ostrom (2009), Esther Duflo (2019) e Claudia Goldin (2023). Un dato che evidenzia il persistente divario di genere anche nel mondo accademico, nonostante il contributo sempre più rilevante delle economiste contemporanee.