Il contenimento del cambiamento climatico è compatibile con la riduzione della povertà?

Contenere il climate change è compatibile con la riduzione della povertà?

Per evitare un riscaldamento globale superiore a 1,5°C, il mondo ha otto anni per dimezzare le proprie emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2010. Tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite c’è anche, sempre entro il 2030, l’eradicamento della povertà estrema (a parità di potere d’acquisto), definita come coloro che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno. Questi due obiettivi, ridurre emissioni e povertà, sono tra loro in conflitto?

Uno studio pubblicato su Nature Sustainability prova a rispondere a questo interrogativo. Dalla ricerca risulta che l’1% più alto degli emettitori globali era responsabile del 15% delle emissioni nel 2014, mentre il 50% inferiore (cioè la metà della mela che inquinava di meno) rappresentava solo il 10% delle emissioni. Lo statunitense medio aveva un’impronta di carbonio 11 volte maggiore di quella dell’indiano medio. Il 20% più ricco degli emettitori americani aveva un’impronta media 400 volte maggiore di quella del 20% più povero dell’Africa subsahariana.

Visto che consumano poco, le persone che vivono in condizioni di estrema povertà in genere evidenziano infatti una modesta impronta di carbonio, pari a circa un decimo del carbonio della media procapite sulla Terra. Naturalmente, se ogni abitante del pianeta consumasse al ritmo dell'americano medio, le emissioni di carbonio aumenterebbero notevolmente, circa tre volte. Le conseguenze ambientali di tale scenario sarebbero devastanti.

Allo stesso tempo, se 3,6 miliardi di persone superassero la soglia di povertà di 5,50 dollari al giorno, le emissioni aumenterebbero ‘solo’ del 18%. Al contrario, se il 50% dei principali emettitori mondiali dimezzasse la propria impronta di carbonio, le emissioni totali diminuirebbero del 40%.

E ancora. Nel 2014, i 350 milioni di indiani in condizioni di povertà estrema rappresentavano solo un decimo delle emissioni del loro paese. Toglierli dalla povertà estrema aumenterebbe le emissioni dell’India appena del 4%. E si stima che l’uscita degli 1,2 miliardi di persone (incluse nell’analisi) dalla povertà estrema porterebbe a un aumento dell’1% delle emissioni globali.

Sebbene l’onere della riduzione delle emissioni di carbonio ricadrà su tutti i paesi, queste percentuali ci ricordano che l’obiettivo di ridurre le emissioni non è affatto in contraddizione con la riduzione della povertà.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com