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“Non è una questione banale”, ha premesso Christine Lagarde. L’Italia è infatti il terzo Paese al mondo per riserve auree detenute da una banca centrale, un patrimonio che costituisce una componente decisiva della stabilità finanziaria nazionale. Secondo la presidente della Bce, il Trattato europeo è chiaro: la gestione delle riserve spetta esclusivamente alla banca centrale nazionale, in questo caso la Banca d’Italia.
Lagarde: “Bankitalia ha il dovere di gestire l’oro”
Interpellata dall’eurodeputato Pasquale Tridico sul dibattito nato attorno all’emendamento FdI sulle riserve auree, Lagarde ha ricordato come la normativa europea non lasci margini di ambiguità: la Banca d’Italia “ha il dovere di detenere e gestire tali riserve”, come ogni altra banca centrale dell’Eurozona.
Il parere della Bce: “Non è chiaro a cosa serva questa norma”
In un documento inviato al Mef, la Bce è stata ancora più esplicita: non è chiara la finalità dell’emendamento presentato in Senato. Proprio per l’assenza di una spiegazione chiara, l’Istituto di Francoforte invita le autorità italiane a riconsiderare la proposta, per tutelare l’indipendenza operativa della Banca d’Italia all’interno del Sistema europeo delle banche centrali. Il relatore della manovra, Guido Liris, si limita a osservare: “Aspettiamo una nuova riformulazione del Mef”.


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