Gas, la Francia è salva: riempirà gli stoccaggi al 100% prima dell’inverno (grazie al nucleare)

Macron: “La Francia è poco dipendente dal gas russo, che assicura meno del 20% del fabbisogno. Ma dovremo aiutare i paesi europei più dipendenti dal gas, come la Germania”. Il presidente francese torna a parlare sui dossier più scottanti: dalle spese militari alla previdenza. E torna a ripetere: “È necessario lavorare più a lungo come i nostri vicini europei”

Gas, stoccaggi al 100% prima dell’inverno

In occasione della festa nazionale francese, il presidente della Repubblica Emmanuel Macron è tornato a parlare ai media rilasciando un’intervista in diretta al primo e al secondo canale della televisione pubblica con lo scopo di fare il punto sulla situazione del Paese.

Spesa militare e nuove priorità. Macron ha cominciato dalla guerra in Ucraina e dalla strategia militare francese, affermando che il ritorno di un conflitto “ad alta intensità” ha portato alla necessità di “un reinvestimento negli stock (militari, ndr)” e fissando come priorità per i prossimi anni i settori dello spazio, del cyberspazio e del mare.

Guerra e gas. Parlando della crisi energetica causata della guerra, Macron ha osservato che “la Russia usa l'energia come arma da guerra” e che “dobbiamo prepararci a uno scenario in cui si fa a meno del gas russo”. Tuttavia, “la Francia - ha aggiunto - è poco dipendente dal gas russo, che assicura meno del 20% del fabbisogno. Riusciremo ad avere gli stock pieni al 100%, ma dovremo aiutare i paesi europei più dipendenti dal gas, come la Germania”.

Uber e taxi. Macron è tornato inoltre sulla polemica innescata dagli ‘Uber files’ affermando di non aver aiutato la società americana ma di aver aperto il mercato e che questo “ha consentito a tanti giovani di avere un primo impiego”. Insomma, “lo rifarei”, definendosi “una persona non influenzabile” da interessi privati.

Previdenza. Tra i dossier più scottanti del prossimo futuro c’è anche la riforma delle pensioni, di cui Macron ha auspicato l’entrata in vigore “dall’estate del 2023”, sostenendo nuovamente che “è necessario lavorare più a lungo come i nostri vicini europei”. Il capo dell’Eliseo ha inoltre annunciato che un testo per la riforma del lavoro sarà pronto “già questa estate”.

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