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La Nigeria, il Paese più popoloso dell’Africa con 224 milioni di abitanti (fonte: My Data Jungle), sta registrando segnali di ripresa sul piano macroeconomico. Tuttavia, questa crescita si scontra con una realtà allarmante: oltre 129 milioni di cittadini vivono in condizioni di povertà. I numeri migliorano sulla carta, ma nella vita quotidiana dei nigeriani i prezzi esplodono e il costo della vita è diventato insostenibile.
Il dramma degli affitti a Lagos
A Lagos, megalopoli da 20 milioni di abitanti, l’aumento degli affitti è una condanna quotidiana. Lo testimonia Yemisi Adegboye, 39 anni, madre e commerciante, che rischia di essere sfrattata per la seconda volta in due anni nonostante paghi regolarmente. “Ogni volta che mi sposto, pago più di prima”, racconta con dolore. Da 1,3 milioni di naira (circa 725 euro), ora si parla di 1,8 o persino 2 milioni per una stanza.
L’inflazione che spinge fuori casa
Con l’inflazione fuori controllo, i proprietari cercano nuovi inquilini per giustificare aumenti rapidi e spesso insostenibili. Interi quartieri come Ikeja – centrale, vivace e ben collegato – stanno diventando inaccessibili per la classe media. In alcune aree gli affitti sono raddoppiati nel giro di pochi mesi.
Crescita per chi?
Mentre il governo esulta per i “fondamentali economici in miglioramento”, milioni di famiglie come quella di Yemisi vivono sull’orlo dello sfratto. Il rischio è che la ripresa diventi una narrazione per pochi, a fronte di un intero Paese che affronta una crisi silenziosa fatta di carestia urbana, salari stagnanti e sogni infranti.