Libano, la povertà è al 74% e l’inflazione all’84%

La crisi economica e finanziaria nel paese tra le peggiori 10 registrate a livello internazionale dalla metà del diciannovesimo secolo

Il paese è al collasso: la povertà è al 74% e l’inflazione all’84%

L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) ha annunciato, che destinerà 6 milioni di dollari per il Libano, a sostegno di ospedali, cliniche mediche e dispensari di medicine. La somma stanziata, prelevata dal Fondo umanitario per il Libano, servirà per consentire ai centri medici libanesi di rimanere aperti e funzionanti almeno per i prossimi tre mesi.

Come specificato dalla coordinatrice umanitaria dell’Onu in Libano, Najaf Rochdi, l’obiettivo è favorire l’accesso di centinaia di migliaia di famiglie all’assistenza medica di base. La cifra destinata a Beirut segue quella già stanziata in precedenza dal Fondo centrale di risposta alle emergenze (Cerf), pari a 4 milioni, volta ad aumentare le forniture di carburante.

Nel frattempo il Libano continua a far fronte a una grave crisi economica e finanziaria, considerata la peggiore dalla guerra civile del 1975-1990. Il tutto mentre il Paese è tuttora privo di un governo nel pieno delle sue funzioni.

In tale quadro, in un rapporto del 3 settembre, la Commissione economica e sociale per l’Asia Occidentale (Escwa) ha evidenziato un crescente aumento del tasso di povertà in Libano, passato dal 25% del 2019 al 55% del 2020, fino a circa il 74% nell’anno in corso. Le famiglie private di assistenza sanitaria ammontano al 33%, mentre il tasso di quelle che non riescono a ottenere medicinali è aumentata oltre il 50%.

La Banca Mondiale stima che il Libano avrà bisogno di circa 12 anni per tornare ai livelli di Pil registrati nel 2017, e, nella peggiore delle ipotesi, di 19 anni. E secondo il Lebanon Economic Monitor, legato alla Banca Mondiale, la crisi economica e finanziaria nel paese potrebbe essere classificata nella top 10 delle peggiori registrate a livello internazionale dalla metà del diciannovesimo secolo.

Il tasso di disoccupazione è aumentato dal 28% di febbraio 2020 a quasi il 40% riportato a novembre-dicembre dello scorso anno. A questi fenomeni si è poi unita la continua fluttuazione del tasso di cambio della lira (libanese) rispetto al dollaro: nel 2020 è stato registrato un deprezzamento del tasso di cambio medio del 129%, che ha provocato un repentino aumento dell’inflazione, con una media dell’84,3% nel 2020.

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