Da chi prende istruzioni il nostro ministro degli Esteri: dagli Usa, da Israele, che in questi giorni fa esercitazioni sul Mediterraneo per un eventuale raid sull’Iran?
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La notizia dell’abolizione della polizia morale iraniana è arrivata due giorni dopo il rifiuto del ministro degli Esteri italiano di incontrare quello iraniano invitato a Roma per una conferenza internazionale. L’iraniano non solo si era congratulato per la nomina di Tajani ma si è attivato per il rilascio della cittadina italiana arrestata a Teheran. Eppure, l’incontro non c’è stato. La vicenda ucraina ci ricorda, invece, per l’ennesima volta che la diplomazia è un fiume carsico che dovrebbe scorrere ininterrottamente, più o meno segretamente. Quando la comunicazione si interrompe, poi ripristinarla (quando l’operazione riesce) richiede molto tempo (perso).