Cosa rischiano gli Stati accusati dinanzi alla Corte di Giustizia Internazionale? Una sanzione monetaria

Israele si difende dall'accusa di genocidio davanti alla Corte di Giustizia Internazionale.

Cosa rischiano gli Stati accusati dinanzi alla Icj? Una sanzione monetaria
Corte di Giustizia Internazionale

Israele si difende dinanzi alla Corte di Giustizia Internazionale (Icj) dall’accusa di genocidio in relazione alla guerra nella Striscia di Gaza. Ma cosa è l’Icj? È l’organo delle Nazioni Unite che dirime questioni di diritto internazionale, ma non si pronuncia sulla responsabilità penale di un membro.

La Corte - composta da quindici giudici di nazionalità diversa eletti dall’Assemblea generale e dal Consiglio di Sicurezza - nasce con la Carta costitutiva dell’Onu e ha sede all’Aja, in Olanda, come la Corte penale internazionale (Icc) ma a differenza di questa discute il diritto internazionale e non i crimini internazionali.

Nella fattispecie il Sudafrica sostiene che Israele sta violando il suo dovere di prevenire un genocidio. La convenzione impone infatti non solo un obbligo di non commettere genocidio, ma anche di prevenirlo.

Qualora fosse riconosciuta la responsabilità dello Stato chiamato in causa ne deriverebbe una sanzione di carattere monetario, in cui si afferma che c’è stata una violazione della convenzione.

Le sentenze della Icj sono definitive e inappellabili, tuttavia, non sempre i Paesi seguono i suoi verdetti.

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