“Trump, un fesso”: la nuova arma russa

Sulle tv controllate dal Cremlino va in scena la delegittimazione del presidente statunitense. Satira, imitazioni e barzellette

“Trump, un fesso”: la nuova arma russa

Due mesi fa, durante il vertice di Anchorage, Donald Trump veniva descritto come la parte “ragionevole” dell’Occidente. Oggi, sulle tv russe, è diventato il bersaglio preferito dei talk show.

A guidare la carica è Vladimir Solovyov, il conduttore più potente del Paese, definito “la voce del Cremlino”. In diretta su Rossiya-1, imita Trump, ne deride i discorsi e ironizza sulle sue decisioni in politica estera: “Se dici che vuoi mandare i missili all’Ucraina ma prima devi parlarne con Putin — scherza — non sembri proprio un duro.” Gli ospiti ridono. Tra loro, anche due deputati di Russia Unita, il partito di Putin.

Satira di Stato

In Russia non si scherza mai sul potere, eppure la regola sembra essersi rovesciata. In prima serata, Solovyov mette in scena una parodia del leader Usa.

“Signor Trump, lei è un fesso.”
“Mi scusi?”
“Un fesso eccezionale, inimitabile.”
Risate e applausi.
È un momento simbolico: la delegittimazione dell’Impero americano comincia in diretta tv.

Anche Skabeeva ci mette del suo

Non è solo Solovyov. Anche Olga Skabeeva, volto popolare del talk-show “formato famiglia”, cavalca la nuova linea.

Uno dei suoi ospiti racconta una barzelletta: “Budapest. Trump dice a Putin: prenditi Odessa, Kherson, Zaporizhzhya e pure l’Alaska, basta che finisci la guerra.” Putin risponde: “D’accordo. Ma tu che mi dai in cambio?” Applausi. Sipario.

Da “partner ragionevole” a burattino di Putin

Il cambio di tono è evidente. Ad agosto Trump era l’interlocutore rispettato di Putin, oggi è presentato come il suo burattino. I media russi raccontano che basta una telefonata del Cremlino per farlo cambiare idea sull’invio di armi a Kiev. Trump non è più il “negoziatore forte”, ma un leader in balia del presidente russo.

Un nuovo equilibrio (e un vecchio nemico)

Dietro la satira si intravede una precisa strategia politica. Secondo l’agenzia statale Ria Novosti, “Trump cercherà di inserirsi tra Russia e Cina, ma fallirà: Putin e Xi si fidano l’uno dell’altro”. È un messaggio diretto: Mosca non ha più bisogno di Trump. La televisione, principale canale della propaganda russa, sta preparando il terreno per un mondo multipolare dove l’antiamericanismo torna centrale.

L’obiettivo di Putin

C’è chi legge questa improvvisa ondata di ironia come una mossa tattica del Cremlino:
ridicolizzare Trump per presentare un futuro cessate il fuoco in Ucraina come una scelta autonoma di Putin, non frutto di pressioni esterne.

Nel frattempo il ventilato incontro a Budapest tra Trump e Putin è saltato.

Fonte
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