L'industria automobilistica va di male in peggio?

Cavie umane e scimmie utilizzate per i test sui gas di scarico delle auto. Bmw, Daimler e Volkswagen si dichiarano estranee ma hanno finanziato il Centro di ricerca che ha realizzato gli esperimenti

L'industria dell'auto va di male in peggio?
Una caricatura del logo Volkswagen, coinvolta nel nuovo scandalo insieme a Bmw e Daimler

Le scimmie erano stipate in piccole stanze che venivano saturate dal biossido di azoto. E persino gli umani sono stati esposti volontariamente alle emissioni dello stesso gas. E’ in questo modo che sono stati condotti esperimenti in Germania per conto dell'industria automobilistica tedesca.

La notizia, oltre a evocare i ricordi del capitolo più oscuro della storia tedesca, getta altre ombre sul settore automotive. Chi avrebbe mai pensato che un’industria così importante in Germania potesse essere coinvolta in ulteriori scandali dopo quello delle truffe sulle emissioni di Volkswagen iniziato negli Stati Uniti e, poi, allargatosi ad altre case automobilistiche?

Intanto Daimler, BMW e Volkswagen si sono chiamate fuori. Ma sono state proprio queste tre case, insieme a Bosch, nel 2007 a fondare il Gruppo di ricerca europeo su ambiente e salute nel settore dei trasporti (EUGT), che ha condotto gli esperimenti. Il EUGT alla fine si è rivelato uno strumento utile a promuovere la campagna del diesel pulito, orchestrata dalle case automobilistiche tedesche e nascosta sotto il velo della ricerca scientifica. Facevano parte del Gruppo anche alti dirigenti degli stessi produttori.

La cosa strana, tuttavia, è che i clienti non sembrano preoccuparsene. Dal punto di vista delle vendite il 2017 è stato un anno eccezionale per Volkswagen e anche per Daimler. Mentre nelle grandi città tedesche le persone continuano a convivere con alti livelli di inquinamento atmosferico.

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