
Nissan Motor Co. ha registrato una perdita netta di 676 miliardi di yen (circa 4,55 miliardi di dollari) nel trimestre conclusosi a marzo 2025, segnando un drastico peggioramento rispetto all’utile di 101,3 miliardi di yen dell’anno precedente. Il calo delle vendite, in particolare in Cina, Giappone ed Europa, ha contribuito significativamente a questa situazione finanziaria critica.
Una crisi senza precedenti: un piano di ristrutturazione aggressivo
In risposta alla crisi, il nuovo CEO Ivan Espinosa ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 20.000 posti di lavoro, pari al 15% della forza lavoro globale, e la chiusura di sette impianti produttivi, riducendo il numero totale da 17 a 10 entro il 2028. Questo piano mira a ridurre i costi operativi di 500 miliardi di yen nei prossimi due anni.
Sfide nei mercati chiave
La concorrenza crescente nel mercato cinese, in particolare da parte di produttori locali di veicoli elettrici come BYD, ha eroso la quota di mercato di Nissan. Inoltre, la mancanza di una linea di veicoli ibridi competitiva ha penalizzato le vendite negli Stati Uniti, dove la domanda per questo tipo di veicoli è in crescita.
Prospettive future
Nonostante le difficoltà, Nissan prevede di tornare alla redditività entro l’anno fiscale 2026. Il piano include anche il lancio di nuovi modelli, come una berlina elettrica in collaborazione con Dongfeng in Cina, e un rinnovato focus sull’efficienza operativa. La situazione di Nissan evidenzia le sfide che le case automobilistiche tradizionali affrontano nell’adattarsi a un mercato in rapida evoluzione, segnato dalla transizione verso veicoli elettrici e da una concorrenza (in particolare cinese) sempre più agguerrita.