Brexit, Dyson: il colosso degli elettrodomestici si trasferisce a Singapore

Il produttore britannico Dyson lascia il Regno Unito e delocalizza la propria sede centrale. Ma il fondatore è stato uno dei più accesi sostenitori dell'uscita di Londra dall'Ue

Brexit, Dyson: il colosso britannico si trasferisce a Singapore
James Dyson

Dopo alcune false partenze, la prima macchina venduta con il marchio Dyson fu lanciata nel Regno Unito nel 1993 e divenne presto l'aspirapolvere più venduto nel paese. James Dyson, 71 anni, è così diventato uno dei più grandi imprenditori britannici, e ora ha deciso di trasferire il quartier generale del suo colosso dall'attuale sede di Malmesbury, nel Wiltshire, a Singapore.

Ma c’è un paradosso. Dyson è stato uno dei più accesi sostenitori della Brexit, prima e dopo il referendum del 2016: secondo lui l'uscita del Regno Unito dall'Ue sarebbe stata salutare per l'economia britannica, gli investimenti e l’occupazione. Sebbene adesso sostenga che la Brexit non c’entra con la delocalizzazione, risulta difficile credergli.

In realtà, Dyson fa affari in Asia da tempo (anche in Malesia e nelle Filippine) e già impiega 1.100 lavoratori a Singapore per costruire motori e propulsori elettrici dei suoi ventilatori e aspirapolveri. E nelle scorse settimane aveva preso la decisione di costruire le sue nuove auto elettriche sempre a Singapore, per lanciare la sfida a Tesla di Elon Musk.

Nel frattempo i dipendenti Dyson a livello globale sono saliti a 12 mila, dei quali 4.800 nel Regno Unito. E il Gruppo macina utili: 801 milioni di sterline nel 2017. Forbes stima il patrimonio del fondatore in 5 miliardi di dollari. Ma Dyson è anche altro: il primo imprenditore agricolo del Regno Unito con vasti terreni nel Lincolnshire, nell'Oxfordshire e nel Gloucestershire. Ma la prossima sfida per Dyson è un’altra: diventare il primo produttore di auto elettriche al mondo.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Crediti deteriorati

L'andamento dei crediti deteriorati dal 2005 al 2020 in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna in rapporto al totale dei crediti erogati

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com