Decreto lavoro: ecco i punti del provvedimento

Dall’esordio dell’Assegno di inclusione, che con l’addio al Reddito di cittadinanza arriverà dal 2024, al taglio del cuneo fiscale che sale di altri quattro punti

Decreto lavoro: ecco i punti del provvedimento

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto legge Lavoro. In sintesi, prevede: l’ampliamento temporaneo, da luglio a novembre, dei tagli al cuneo fiscale - cioè il rapporto tra il costo del lavoro e la tassazione sul lavoro; l’addio al Reddito di Cittadinanza, che sarà sostituito da un più limitato Assegno di Inclusione. In più, si rafforza e si liberalizza il ricorso ai contratti a termine e si estende l’uso dei voucher. Vediamo le misure nel dettaglio.

Cuneo Fiscale. Il taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi aumenterà di altri quattro punti: per i periodi di paga da luglio a novembre 2023, la misura dell’esonero salirà dagli attuali due punti a sei punti per i redditi fino a 35mila euro e dagli attuali tre a sette punti per i redditi fino a 25 mila euro.

Welfare aziendale. Solo per il 2023, non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze di acqua, luce e gas, fino a 3 mila euro.   

Assegno di inclusione. Arriverà dal primo gennaio 2024 e potrà arrivare a 500 euro al mese (630 euro se composta da over 67 o con disabili gravi) per le famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over-60, cui aggiungere 280 euro mensili se vivono in affitto. Verrà erogato per diciotto mesi e potrà essere rinnovato, dopo lo stop di un mese, per periodi ulteriori di dodici mesi. Necessario essere residenti in Italia da almeno cinque anni e avere un Isee non superiore a 9.360 euro.

Strumento di attivazione al lavoro. Per i cosiddetti occupabili partirà dal primo settembre 2023. La partecipazione a corsi di formazione, di qualificazione professionale o a progetti utili alla collettività diventa vincolante. Il beneficio sarà di 350 euro e al massimo per dodici mesi, non rinnovabili.   

Incentivi per le assunzioni. Ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, sarà riconosciuto, per dodici mesi, l’esonero del 100% dei contributi previdenziali, nel limite di 8 mila euro annui (al 50% se a tempo determinato o stagionale).   

Contratti a termine. In arrivo meno vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l’anno (fino a dodici mesi non sono richieste) e non oltre i 24 mesi.

Voucher. Si alza la soglia delle cosiddette prestazioni di lavoro occasionale da 10mila a 15mila euro per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e parchi di divertimento.

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