Dalla ‘Gig’ alla ‘Cig economy’

Intesa M5s-Pd: cig per tutto il 2020 e stop ai licenziamenti. Ma non basterà per salvare il livello di occupazione e sconfiggere il ‘disoccuvirus’

Dalla ‘Gig’ alla ‘Cig economy’

I due principali partiti che sostengono il governo (Pd e M5s) hanno raggiunto un accordo: la Cig sarà estesa a tutto il 2020, così come lo stop ai licenziamenti. I nuovi ammortizzatori sociali saranno finanziati grazie al fondo europeo Sure. 

“La grande sfida - ha spiegato il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo - è quella di riuscire a mettere sia le imprese che i lavoratori come in una bolla, per proteggerli dagli effetti della crisi e poter tornare al più presto possibile alla situazione pre-Covid, se non addirittura in condizioni migliori”.

Tuttavia difficilmente questo accadrà. Un nuovo virus infatti ci sta minacciando: è il virus della disoccupazione. “In Italia, il disoccuvirus non si è ancora diffuso grazie al potente farmaco degli ammortizzatori sociali, ma il contagio da disoccuvirus dipende principalmente da un abbassamento delle difese immunitarie del sistema produttivo – spiega l’economista Claudio Lucifora -. Da un lato quello delle imprese indebolite dal lockdown, dai posti di lavoro che scompaiono e dalla ridotta capacità di resilienza allo shock; dall’altro quello dei lavoratori, prima a orario ridotto, poi senza lavoro alla ricerca di una nuova collocazione.”

La prima strategia contro il disoccuvirus è la capacità di individuare i soggetti contagiati, curarli e riavviarli al lavoro. “Si tratta di mettere in pratica la strategia delle ‘3T’ (testa, traccia, tratta), secondo le raccomandazioni dall’Oms, che anche l’Organizzazione mondiale del lavoro dovrebbe fare proprie – aggiunge Lucifora -. Nel caso del disoccuvirus per essere sicuri del contagio non è neppure necessario fare il tampone, basta perdere il proprio lavoro e l’esito è immediato. Eppure, il ministero del Lavoro non dispone delle informazioni necessarie per conoscere la diffusione del contagio, se non parzialmente.”

Purtroppo – secondo l’economista - “dal disoccuvirus non si guarisce con la Tachipirina stando a casa, anzi la prolungata assenza dal mercato del lavoro tende a peggiorare le condizioni e le opportunità di lavoro.” Sarebbe invece utile dare a tutti la possibilità di scaricare sul proprio smartphone un’app che consenta a tutti (contagiati e non) di sapere quali settori, territori, aziende forniscono la cura più efficace, cioè un lavoro.

“In questo contesto, portare l’indice del contagio da disoccuvirus dal 12%, livello a cui viene stimata ora la disoccupazione, fin sotto il 5% in tempi ragionevoli è un’opzione realistica, difficile ma non impossibile – conclude Lucifora -. Con questa cura si potrebbe guarire dal disoccuvirus, con ridotti costi individuali e sociali. Certo, qualche investimento sui presidi territoriali, sul personale e le professionalità in grado di guarire i malati da disoccuvirus andrà fatto, ma è meglio che somministrare a tempo indefinito il farmaco Cig.”

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Crediti deteriorati

L'andamento dei crediti deteriorati dal 2005 al 2020 in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna in rapporto al totale dei crediti erogati

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com