Primo maggio, la festa del lavoro che non c’è. Pesano gli inattivi: sono 14 mln

In un anno perso un milione di occupati in Italia. E i dipendenti a tempo indeterminato sono appena 14 milioni, ai minimi dalla fine del 2015

Primo maggio, festa del lavoro che non c’è. Pesano gli inattivi: sono 14 ml

Un milione di posti di lavoro persi in un anno; 208 mila nuovi assunti in meno a gennaio 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 e un segno meno che si ripete dall’aprile 2020 davanti al dato della variazione tendenziale dei rapporti di lavoro. Numeri e segni che evidenziano quanto sia difficile per l’Italia la strada verso la ripresa.

Cresce ma ancora pochissimo l’occupazione a marzo: l’Istat segnala il recupero di 34 mila posti di lavoro rispetto a febbraio, un modestissimo 0,2% che non coinvolge la fascia centrale di età, tra i 35 e i 49 anni, ed esclude le donne, il cui tasso di occupazione continua a diminuire.

E nel confronto tra il primo trimestre di quest’anno e l’ultimo del 2020 si registra ancora un calo consistente di occupati, 254 mila.

Il tasso di disoccupazione generale scende lievemente al 10,1%, percentuale che invece sale drammaticamente al 33% fra i giovani, ai massimi dal 2018.

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