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Nel 2024, più di 2 milioni di giovani italiani tra i 15 e i 34 anni sono Neet: non lavorano, non studiano e non seguono percorsi di formazione. Con un tasso del 15,2% nella fascia 15-29 anni, l’Italia si colloca al secondo posto in Europa, dietro solo alla Romania (19,4%). La media UE si ferma all’11%, e l’obiettivo è scendere al 9% entro il 2030.
Nasce l’osservatorio “Dedalo”
Per contrastare questo fenomeno, nasce “Dedalo”, il nuovo osservatorio dedicato ai “giovani non invisibili”. Coordinato da Alessandro Rosina, demografo e docente alla Cattolica di Milano, l’iniziativa vuole raccogliere dati, stimolare politiche attive e raccontare storie di riscatto.
Dopo i 30 anni il divario di genere raddoppia
Il fenomeno dei Neet colpisce in modo diseguale. Dopo i 30 anni, la percentuale di donne Neet è più del doppio rispetto a quella maschile, segnalando un ulteriore squilibrio strutturale e sociale che va affrontato con misure mirate, anche perché ogni giovane lasciato ai margini è un danno per tutto il sistema Paese.