Padoan: “Un’assicurazione per aiutare i disoccupati europei”

L’ex ministro dell’Economia a La Stampa: il governo deve stimolare la crescita con investimenti pubblici, agevolazioni fiscali alle imprese e incentivi all’Industria 4.0

Padoan: “Un’assicurazione per aiutare i disoccupati europei”
L’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan

Un’assicurazione europea contro la disoccupazione: è la proposta rilanciata dall’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, di fronte alla prospettiva che la crisi del coronovirus possa dilagare in tutta Europa.

“C’è tutta una scala di interventi, un crescendo di interventi che devono essere presi a livello nazionale e poi europeo – spiega l’ex ministro – e che servirebbero a dare un segnale positivo alla fiducia. Anche perché ci si aspettano effetti negativi importanti su commercio, mercati e Cina. Vediamo che il virus sta comparendo anche negli Stati Uniti e non possiamo sapere che tipo di impatto potrà avere questa situazione, quindi è importante che i mercati finanziari siano rassicurati nel limite del possibile”.

Quindi da dove cominciare? “Io vorrei partire da un altro punto. Come ha detto più volte anche il ministro dell’Economia, ci sono vari livelli di intervento: c’è innanzitutto un problema di gestione dell’immediato, e se vogliamo fare un paragone con le crisi finanziarie c’è la questione della liquidità delle imprese che producono beni e servizi che si possono trovare senza mercato e senza clienti. Per questo ci sono vari strumenti attivabili nell’immediato: agevolazioni fiscali, rinvio dei pagamenti delle tasse e cassa integrazione. Poi però ci sono obiettivi di livello più avanzato, che sono quelli che hanno a che fare con la necessità di combattere il rischio di recessione che questa crisi dell’epidemia potrebbe portare e che anzi molti ritengono sia già iniziata”.

Questo choc così importante, infatti, precipita sull’economia italiana in una situazione in cui già scontiamo un rallentamento della crescita. Ma “il modo corretto di procedere non è chiedersi quanti soldi ci vogliono, ma cosa ci facciamo con i soldi – aggiunge Padoan -. La prima cosa da fare è il conto di quanto serve per gli ammortizzatori sociali e al sistema delle imprese per sostenere il reddito in questa fase, per evitare che ci sia una recessione e che quindi ci sia il più presto possibile una ripresa della crescita. Questo ovviamente porta a cifre importanti: il governo ha parlato di 3,6 miliardi. Non è da escludere che ce ne vogliano altri”.

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