L’Italia non cambia rotta sulle fonti fossili

Rendite e privilegi a favore di chi estrae petrolio e gas si traducono in 474 milioni di euro di mancate entrate nelle casse pubbliche. La denuncia di Legambiente

Il nostro Paese non cambia rotta sulle fonti fossili

In Italia la cancellazione dei sussidi, attraverso un sistema di royalties inadeguato e canoni troppo bassi rispetto a quelli europei, è ancora lontana. Il risultato è un bel bottino per chi estrae gas e petrolio – sono 18,8 i miliardi di euro arrivati nel 2018 a tutto il settore delle fonti fossili, tra sussidi diretti e indiretti - e una rilevante perdita per le casse dello Stato.

Legambiente - nel report “Tutti i sussidi alle trivellazioni” - ha calcolato che il pacchetto di rendite e privilegi destinati alle compagnie che trivellano mari e territori della Penisola, si traducono in 474 milioni di euro di mancate entrate per lo Stato, Regioni e Comuni.

Risorse che potrebbero essere destinate alla bonifica dei territori inquinati dai siti di estrazione e di produzione da fonti fossili e allo sviluppo di un nuovo sistema energetico basato sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, competitive e vera ricchezza del Paese, sull’efficienza energetica e su una nuova mobilità a zero emissioni.

Nel nostro Paese sono le 18 aziende che producono idrocarburi in grado di soddisfare una percentuale davvero povera dei consumi interni lordi Italia. Parliamo di un contributo rispetto ai consumi interni lordi italiani pari a 2,6% per il gas e al 2,4% per il petrolio. Piccoli numeri che, grazie a un sistema di royalties e detrazioni regionali inadeguato, trasforma un Paese con pochi giacimenti in un ricco ‘Texas petrolifero’.

Tra le aziende protagoniste in Italia in tema di estrazioni, quella che svolge il ruolo principale è Eni, anche in termini di vantaggi ottenuti dal sistema di royalties: 47 milioni di euro solo di esenzioni circa l’anno fino ad oggi.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Articoli correlati

Cosa accadrebbe se Zelensky venisse ucciso?

Cosa accadrebbe se Zelensky venisse ucciso?

Economia
Zaki: “Giustizia per Regeni. Tanti in Egitto meritano la grazia come me”

Patrick Zaki: “Giustizia per Regeni. Tanti in Egitto meritano la grazia come me”

Life
Frase del giorno - Parole

Qualche volta ho come l'impressione che qualcuno pensi ancora allo Statuto Albertino in cui veniva affidata la funzione legislativa congiuntamente alle due Camere e al re.

Strategie & Regole
Il prezzo del gas è tornato ai livelli del 2021. L’elettricità no. Perché?
quoted business

Il prezzo del gas è tornato ai livelli del 2021, ma non quello dell’elettricità. Perché?

Energie & Risorse

Eni raddoppia gli utili: oltre 20 miliardi. Agli azionisti (tra cui lo Stato italiano) 5,4 mld

Descalzi: “Abbiamo garantito la sicurezza energetica”. Nel 2022 l’utile operativo adjusted del gruppo si è attestato a 20,4 miliardi di euro, raddoppiato rispetto al 2021. L’utile netto adjusted è stato di 13,3 mld in crescita di 9 mld. [continua ]

Corporate

Ecco i 20 centri italiani dove sono i rifiuti radioattivi. Il 30 per cento è nel Lazio

In attesa del deposito nazionale le scorie sono trattate in ex centrali, università, poli di ricerca e snodi di raccolta. Il 99 per cento del combustibile nucleare irraggiato proveniente dalle quattro centrali nucleari nazionali dismesse non si trova più in Italia: inviato in Francia e in Gran Bretagna, dove è stato sottoposto a processo chimico per il recupero di nuovo combustibile nucleare fissile, farà presto rientro in Italia. [continua ]

Energie & Risorse

Indicatori

Crediti deteriorati

L'andamento dei crediti deteriorati dal 2005 al 2020 in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna in rapporto al totale dei crediti erogati

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com