Il governo tedesco liberalizza l’installazione dei pannelli solari

Il nuovo pacchetto ‘Solarpaket’ prevede una serie di misure per rimuovere fino a 50 ostacoli burocratici e per agevolare l’installazione di pannelli fotovoltaici. Ma nell’industria solare tedesca cresce il timore per le conseguenze di un’assoluta dipendenza dalla Cina Ben peggiore di quella che Berlino ha avuto a lungo con Mosca

Il governo liberalizza l’installazione dei pannelli solari

Spingere di più sul solare. A questo punta la liberalizzazione dei pannelli fotovoltaici contenuta nel ‘Solarpaket’ adottato dal primo Consiglio dei ministri del governo federale alla ripresa dei lavori a Berlino dopo la pausa estiva. Il disegno di legge, che dovrà essere approvato dal Parlamento, include una serie di misure per rimuovere fino a 50 ostacoli burocratici e per agevolare finanziariamente l’installazione di pannelli fotovoltaici, dai privati nel settore residenziale al settore commerciale e agricolo.

Il “pacchetto solare” (al fine di raggiungere l’obiettivo di 11 gigawatt di crescita annuale sui tetti) aumenta il limite dell’elettricità prodotta dai privati con impianti solari da 600 a 800 watt, elimina l’obbligo della registrazione dei pannelli da balcone presso l’operatore di rete, consente l’impianto mini-fotovoltaico con spina con il contatore dell’elettricità analogico e non digitale, garantendo comunque il collegamento in rete della nuova centrale elettrica privata per far girare all’indietro il contatore.

Alla fine del 2022 circa due milioni di case in Germania producevano energia solare. Nel presentare il nuovo pacchetto, il ministero dell’Economia e della Protezione del Clima guidato dal verde Robert Habeck ha fatto sapere che da gennaio a luglio di quest’anno è stata già raggiunta quota 7,5 gigawatt, cioè quanto prodotto dal fotovoltaico l’anno scorso: per il 2023 è attesa una crescita a due cifre.

L’obiettivo del governo federale è aumentare la quota di energie rinnovabili nel consumo lordo di elettricità in Germania all’80 per cento entro il 2030, sebbene la locomotiva d’Europa dipenda ancora largamente dal carbone. Ma il nuovo corso sembra ormai farsi strada, prefigurando nuovi scenari. Con un mix di fotovoltaico, pompe di calore e altre tecnologie, i proprietari di case potrebbero risparmiare tra 322 e 566 miliardi di euro di costi energetici entro 20 anni, a seconda dell’andamento dei prezzi dell’energia, secondo le stime del Prosumer Report 2023.

C’è, tuttavia, un problema. Nell'industria solare tedesca cresce il timore per le conseguenze di una forte dipendenza dalla Cina: i pannelli solari e molti dei loro componenti vengono prodotti soprattutto nella seconda economia al mondo. La Germania – secondo alcuni osservatori – potrebbe presto trasformarsi in una dipendenza maggiore di quella avuta con la Russia sul gas.

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