Scholz: “Le importazioni di gas e petrolio russi ancora essenziali per l’Europa”

Il cancelliere tedesco, che si è detto contrario all’embargo (proposto dagli Usa) dell’oro nero di Mosca, mette in evidenza la forte dipendenza energetica (dell'Europa e) del suo paese dalla Federazione

Scholz: “Le importazioni di gas e petrolio russi ancora essenziali per l’Eu
Olaf Scholz

Le importazioni di gas e petrolio russi rimangono ancora di “importanza essenziale per la fornitura di servizi pubblici e la vita quotidiana dei nostri cittadini”. È quanto ha sostenuto Olaf Scholz a Berlino, secondo il quale “l’approvvigionamento dell’Europa con l’energia per il riscaldamento, per l’elettricità e per l’industria per il momento non può essere assicurato in altro modo”. Alla luce di questo stato dei fatti, “l’Europa ha consapevolmente escluso le forniture energetiche russe dalle sanzioni”, ha aggiunto.

Il cancelliere tedesco, che si è detto contrario all’embargo dell’oro nero di Mosca, mette così ancora in evidenza la forte dipendenza energetica del Vecchio continente e, in particolare, del suo paese dalla Federazione. Nel 2020 dai giacimenti controllati dal Cremlino, in gran parte tramite i gasdotti Yamal e Nord Stream, sono arrivati nel paese 56,3 miliardi di metri cubi di gas naturale, più della metà delle importazioni totali tedesche. Se, per qualsiasi motivo, le forniture russe dovessero interrompersi, all’improvviso la Germania resterebbe priva di più della metà del suo gas.

Questa storia racconta una parte dell’eredità lasciata da Angela Merkel. L’ex cancelliera, anziché correggere gli errori dei suoi predecessori, ha legato ancora di più a Mosca le sorti della prima economia europea.

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