A corto d’acqua

La siccità costringe il Marocco a chiudere i rubinetti

A corto d’acqua

Per far fronte allo straordinario periodo di siccità i governatori delle regioni più colpite in Marocco dettano misure drastiche. E chiudono i rubinetti dell’acqua potabile.

Il Marocco consuma circa 1,6 miliardi di metri cubi di acqua potabile ogni anno, per la maggior parte forniti dall’Agenzia nazionale dell’elettricità, l’Onee, a cui si aggiungono le stazioni di desalinizzazione.

La siccità ormai è continua dal 2019; in parallelo aumenta la richiesta d’acqua che arriverà a 1,8 miliardi di metri cubi l’anno a partire dal 2025 e a quasi 2 miliardi dal 2030.

L’acqua potabile resta la priorità assoluta, il resto va al comparto agricolo. Fino all’inizio degli anni 2000, il Marocco riceveva da 120 a 140 miliardi di metri cubici di precipitazioni annue, tra il caldo e la dispersione, ne restavano 18 miliardi da utilizzare o mettere da parte nei bacini con diga e 4 miliardi riempivano le falde sotterranee.

Il riscaldamento climatico ha scombinato i piani. Ora il Marocco dispone di 12,5 miliardi di metri cubi d’acqua.

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