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Il mercato elettrico italiano, dove tutte le fonti di energia vengono remunerate al prezzo marginale più alto (spesso determinato dal gas), è definito da Volpin (SDA Bocconi) come un’“aberrazione”. Questo meccanismo penalizza le rinnovabili come l’idroelettrico e il solare, che hanno costi di produzione inferiori, ma vengono comunque pagate al prezzo del gas.
L’appello per una riforma urgente
Dopo l’impegno della premier Meloni a riformare il sistema energetico, Volpin sottolinea l’urgenza di interventi concreti. “Non ha senso remunerare idroelettrico e solare sulla base dei prezzi all’ingrosso”, afferma, evidenziando come una riforma possa portare a risparmi significativi in tempi brevi.
Verso un futuro energetico più equo
Sganciare le rinnovabili dal prezzo del gas non solo renderebbe il mercato più equo, ma incentiverebbe anche gli investimenti in fonti pulite, contribuendo alla transizione energetica e alla riduzione delle bollette per i consumatori. Un passo necessario per un futuro più sostenibile.