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La Corte dei conti federale tedesca ha lanciato un durissimo monito al governo guidato dal ministro delle Finanze Lars Klingbeil: il progetto di bilancio 2026, secondo i revisori, sta portando Berlino “in una spirale di debiti” senza precedenti.
Nel report, anticipato dalla Dpa, i magistrati affermano che “il governo federale sta strutturalmente vivendo al di sopra delle proprie possibilità”, con una crescita della spesa non accompagnata da un adeguato aumento delle entrate.
“Un euro su tre è a debito”
Il verdetto è netto: quasi un euro su tre della spesa prevista per il 2026 sarà finanziato “a credito”. Per la Corte dei conti, questa scelta indebolisce la pressione per avviare riforme strutturali e rischia di trasformarsi in un boomerang.
“Il nuovo debito è solo una soluzione a breve termine”, scrivono i revisori, avvertendo che a medio termine “una quota sempre più elevata del bilancio sarà assorbita dal pagamento degli interessi”.
Un bilancio da 520 miliardi
Nel dettaglio, il piano di Klingbeil prevede circa 520 miliardi di euro di spesa, con 90 miliardi di nuovo indebitamento diretto e oltre 84 miliardi provenienti da fondi speciali.
In totale, la Germania dovrebbe quindi contrarre circa 174 miliardi di euro di debito fresco nel solo 2026: una cifra che, secondo la Corte dei conti, mette a rischio la solidità finanziaria del Paese.