
I conflitti in Sudan e Gaza, nonché le calamità naturali, hanno spinto il numero di sfollati interni a un nuovo record di 83,4 milioni entro la fine del 2024.
Secondo il Centro di monitoraggio degli spostamenti interni (IDMC) e il Consiglio norvegese per i rifugiati (NRC), si legge nel loro studio congiunto pubblicato recentemtente, negli ultimi sei anni il numero di sfollati è aumentato del 50%.
Questa cifra di 83,4 milioni, equivalente alla popolazione della Germania, è da confrontare ai 75,9 milioni di sfollati interni registrati in tutto il mondo alla fine del 2023.
Il numero di Paesi che hanno segnalato sfollati a causa di conflitti e disastri è triplicato in 15 anni. Oltre tre quarti degli sfollati interni a causa dei conflitti vivono in Stati altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici. Quasi il 90% di questi spostamenti forzati sono dovuti a violenza e conflitti.
Con 11,6 milioni di sfollati, il Sudan è il Paese con il numero più alto di persone in fuga mai registrato, come sottolinea il rapporto. Quasi tutta la popolazione della Striscia di Gaza era stata sfollata entro la fine del 2024, anche prima dei nuovi spostamenti di massa causati dalla ripresa dei bombardamenti israeliani il 18 marzo, dopo la fine di una tregua di due mesi.