
Il tribunale di Parigi ha condannato Nicolas Sarkozy a 5 anni di reclusione per associazione a delinquere, ordinando anche la carcerazione immediata. Una decisione senza precedenti per un ex presidente francese.
Assolto invece dalle accuse di corruzione passiva e appropriazione indebita, Sarkozy si è visto comunque infliggere una multa da 100.000 euro. La presidente del tribunale, Nathalie Gavarino, ha parlato di reati “di particolare gravità”.
L’ombra del finanziamento libico
Secondo l’accusa, Sarkozy avrebbe permesso ai suoi collaboratori di cercare fondi dal regime libico per la campagna presidenziale del 2007. Tuttavia, i giudici hanno precisato che non è stata trovata prova diretta che i soldi di Gheddafi siano arrivati effettivamente nelle casse elettorali.
Il futuro dietro le sbarre
Gli esperti giudiziari ritengono che Sarkozy verrà presto trasferito nella prigione della Santé, a Parigi, in una sezione speciale riservata ai detenuti “vulnerabili”, come politici e personaggi pubblici. Già nel 2023, l’ex presidente era stato condannato definitivamente a tre anni di carcere per un’altra vicenda di intercettazioni, pena poi scontata con il braccialetto elettronico.
La reazione di Sarkozy: “Testa alta”
L’ex presidente non si arrende: “Se vogliono che dorma in carcere, ci dormirò. Ma con la testa alta. Sono innocente. È uno scandalo e farò appello”, ha dichiarato ai cronisti subito dopo la sentenza.
Il nuovo processo d’appello potrebbe riaprire anche i capi d’imputazione da cui Sarkozy è stato assolto, aumentando i rischi giudiziari per l’ex leader della destra francese.