Il canadese Mark Carney resta alla guida della Banca centrale britannica

Sarà in carica fino a gennaio 2020. L’obiettivo è assicurare continuità, dal punto di vista della politica monetaria, in un periodo che si annuncia turbolento

Mark Carney, canadese, resta alla guida della Banca centrale britannica
Sede centrale a Londra della Bank of England

Mark Carney, canadese, primo straniero alla guida della Banca centrale britannica nei suoi 300 anni di storia, continuerà a sedere sulla poltrona più importante della Bank of England fino a gennaio 2020. L’annuncio è del ministro dell’Economia, Philip Hammond.

Con questa mossa Dowing Street si prepara ad una Brexit senza accordo e cerca di assicurare quanta più stabilità possibile al paese. Carney, laurea a Harvard e dottorato a Oxford, ha lavorato in passato anche per il mostro sacro tra le banche di investimento, Goldman Sachs.

L’economia deve essere nel suo Dna visto che nel periodo passato a studiare nel Regno Unito ha incontrato quella che sarebbe poi diventata sua moglie, Diana Fox, economista anche lei e dalla quale ha avuto quattro figli.

La ri-nomina, ufficialmente fatta dalla Regina, su consiglio di Hammond e del primo ministro Theresa May, non era affatto scontata. Nelle ultime settimane erano sorti dubbi sulla possibilità che l'ex governatore della Banca centrale di Ottawa, entrato poi alla Bank of England nel 2013, potesse accettare l'estensione del suo mandato propria a causa della forte incertezza legata alla Brexit.

L’annunciata separazione avverrà il 29 marzo 2019. Ma nella visione di Carney uno dei principali rischi per la stabilità finanziaria globale e britannica, piuttosto che dalla divisione da Bruxelles, è rappresentato dal sistema finanziario cinese, “cresciuto troppo rapidamente”.

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