Powell: “Molta strada da fare per riportare l’inflazione al 2%”

La Banca centrale statunitense pronta a strette più aggressive se l’inflazione lo richiederà: “Sarà probabilmente un processo accidentato”

Powell: “Molta strada da fare per riportare l’inflazione al 2%”
Jerome Powell

Jerome Powell avverte che la Federal Reserve, per combattere l’inflazione e moderare la spinta dell’economia, potrebbe decidere di accelerare nuovamente la manovra di rialzi dei tassi di interesse. E portare il costo del denaro negli Stati Uniti ad un livello più elevato di quanto finora previsto. Parlando alla Commissione bancaria del Senato, il capo della Banca centrale statunitense ha affermato che “i più recenti dati economici sono stati più robusti di quanto anticipato, suggerendo che il livello finale dei tassi di interesse sarà più alto di quanto ipotizzato in precedenza”.

Powell ha poi aggiunto: “Se la totalità dei dati dovesse indicare che sono richieste strette più rapide, siamo pronti ad aumentare il passo dei rialzi”. La Fed intende inoltre mantenere i tassi elevati per “qualche tempo” e, in ogni caso, “continueremo a prendere decisioni incontro dopo incontro. Anche se l’inflazione ha conosciuto una moderazione nei mesi recenti, il processo per far tornare il livello dei prezzi al consumo al target del 2% ha molta strada da compiere e probabilmente sarà un processo accidentato”.

La Federal Reserve, in appena 12 mesi, ha alzato i tassi interbancari per otto volte consecutive, al 4,50%-4,7%. A inizio febbraio ha poi deciso una stretta di un quarto di punto, frenando una manovra che era stata caratterizzata da una serie di interventi di 75 punti base e da un intervento di 50 punti base a dicembre. I tassi quest’anno dovrebbero salire fino al 5%-5,5% e restare su quel livello anche durante il 2024. Brutte notizie per l’Europa, dove la Banca centrale europea continua a posizionarsi in scia alla Fed e, come peraltro annunciato nei giorni scorsi da Christine Lagarde, a breve ritoccherà ancora una volta i tassi di interesse al rialzo. Con le relative conseguenze negative sulla crescita economica.

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