La FED non ha una chiara politica monetaria sull’aumento dei tassi

La Banca centrale USA non ha una politica monetaria chiara sull’aumento dei tassi di interesse, ora pari all'1,5%. Nel 2018 cresceranno, ma quanto e con quanti interventi?

Binyamin Appelbaum

Visto da qb

A ciò si aggiunge l’incertezza collegata al cambio al vertice previsto per febbraio quando Janet L. Yellen lascerà il posto a Jerome H. Powell, che resta in attesa di un voto di conferma del Senato.

Secondo alcuni la fase di stallo potrebbe costare cara agli Stati Uniti in un momento in cui sarebbe opportuno aumentare ancora i tassi, dopo i tre aumenti del 2017. Infatti l'economia sta crescendo più rapidamente del previsto e l'offerta di lavoratori sta diminuendo, fattori che potrebbero alimentare un incremento più veloce dei prezzi. Proprio l’inflazione è diventata, di fatto, la variabile economica più importante che guida la politica della Fed.

Occorre, inoltre, considerare che gli investitori chiedono tassi di interesse più elevati sui prestiti a più lungo termine per compensare una maggiore incertezza, ma la differenza tra i tassi a breve e quelli a lungo termine sul debito federale si sta comprimendo. E non è una buona notizia.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

L'andamento del debito pubblico come percentuale del Pil in Italia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com