
Madonna di Campiglio fa da apripista in Italia: dal prossimo inverno, nei giorni più affollati — Natale, Capodanno e Carnevale — sulle piste potranno accedere al massimo 14 mila sciatori al giorno. Una misura inedita nel nostro Paese, già adottata da località come Aspen (USA) e Whistler (Canada), per gestire in modo sostenibile i flussi turistici e garantire sicurezza e comfort.
L’obiettivo: meno folla, più qualità
Il direttore generale delle Funivie Madonna di Campiglio, Bruno Felicetti, spiega la scelta: “Dalle nostre analisi emerge che oltre i 15 mila sciatori la soddisfazione cala drasticamente. Con il numero chiuso vogliamo migliorare l’esperienza complessiva.” Il comprensorio offre 155 km di piste e 60 impianti di risalita, con un mix di sci sportivo e après-ski tra i più apprezzati d’Europa.
Prezzi invariati, ma prenotazione obbligatoria
Il costo dello skipass non cambia, ma entra in gioco una logica “chi prima prenota, meno spende”: acquistandolo online con anticipo si risparmia fino al 30%. Un sistema a semaforo — verde, giallo, rosso — indicherà in tempo reale la disponibilità dei pass giornalieri. Nessuna limitazione per chi possiede abbonamenti stagionali o multi-day.
Una rivoluzione per il turismo di montagna
Madonna di Campiglio, cuore del turismo invernale trentino, punta su un modello di turismo responsabile e premium, evitando il sovraffollamento che in passato ha compromesso sicurezza e qualità. Tra le novità, anche il servizio “pista perfetta a mezzogiorno”: la rossa Vagliana verrà ribattuta ogni giorno a ora di pranzo per offrire una discesa “da sogno” a chi sceglie la pausa lunga.
L’Italia che cambia pista
Con il numero chiuso, Campiglio segna un cambio di rotta: l’alta montagna italiana scommette su sostenibilità, pianificazione e lusso accessibile, un modello che potrebbe presto estendersi ad altre località alpine.








