
Con un annuncio che scuote la diplomazia internazionale, Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina. Parigi diventa così il primo Paese del G7 a fare questo passo, invocando la necessità di una “soluzione politica duratura” nel conflitto israelo-palestinese.
Netanyahu attacca: “Una vergogna”
La reazione di Tel Aviv è stata immediata e durissima. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato la Francia di «premiare il terrorismo» e di “indebolire gli sforzi per la pace”. Per il governo israeliano, la mossa di Macron rischia di legittimare Hamas e delegittimare il processo negoziale.
Pressioni internazionali e cambio di rotta
Il riconoscimento arriva mentre cresce la frustrazione europea per l’impasse diplomatica in Medio Oriente. Macron, che negli ultimi mesi ha intensificato i contatti con i leader arabi, ha sottolineato che l’Europa deve assumersi maggiori responsabilità. Il messaggio è chiaro: non si può più aspettare che siano solo Washington o Tel Aviv a decidere i tempi della pace.
Una decisione che fa scuola?
La Francia potrebbe aprire la strada ad altri Paesi europei, come Spagna, Irlanda e Slovenia, già favorevoli a un riconoscimento della Palestina. Il gesto francese rilancia il dibattito sull’efficacia dell’approccio diplomatico tradizionale e punta a ridare centralità all’Onu e al diritto internazionale nella risoluzione del conflitto.