
Per oltre 450 anni la mappa di Mercatore ha dominato atlanti e aule scolastiche. Ma questa rappresentazione “appiattita” del globo altera le proporzioni tra i continenti: l’Africa, per esempio, appare grande quanto la Groenlandia, pur essendo 14 volte più estesa.
L’appello dell’Unione Africana
Gli Stati africani si sono uniti nella campagna “Correct the Map”, promossa da Africa No Filter e Speak Up Africa, per chiedere a governi e istituzioni internazionali di abbandonare la mappa di Mercatore. “È la più lunga operazione di disinformazione della storia”, denuncia Moky Makura, direttore esecutivo di Africa No Filter.
L’impatto sull’identità dei giovani
Secondo Fara Ndiaye, cofondatrice di Speak Up Africa, l’immagine distorta dell’Africa ha inciso sull’orgoglio e l’identità delle nuove generazioni. L’obiettivo è introdurre nelle scuole africane la proiezione Equal Earth, più fedele alle reali dimensioni dei continenti, e farla adottare anche da istituzioni e organismi globali.
Perché la mappa di Mercatore è ingannevole
Creata nel 1569 dal cartografo fiammingo Gerardo Mercatore, la proiezione amplifica artificialmente le aree vicine ai poli e riduce quelle attorno all’equatore. Così l’Africa, che potrebbe contenere Stati Uniti, Cina, India, Giappone, Messico e gran parte dell’Europa, appare “rimpicciolita”, alimentando una percezione distorta della sua centralità geopolitica ed economica.