Erdogan minaccia Atene. E sposta i carri armati al confine con la Grecia

I segnali di de-escalation dei giorni scorsi tra Turchia e Grecia sembrano già svaniti. Recep Tayyip Erdogan torna a minacciare Atene e a respingere qualsiasi compromesso sui diritti del suo Paese alle ricche riserve energetiche nel Mediterraneo orientale: “Capiranno che la Turchia è abbastanza forte economicamente e militarmente da stracciare mappe e documenti immorali” ha dichiarato, riferendosi alle aree di mare che la Grecia e Cipro considerano le loro zone economiche esclusive.

Erdogan minaccia Atene. E sposta i carri armati al confine con la Grecia

“Lo capiranno, o attraverso il linguaggio della politica e della diplomazia, oppure sul campo attraverso amare esperienze”, ha precisato il leader.

Un discorso dal tono minaccioso che arriva alla vigilia di una serie di esercitazioni militari nella Repubblica turca di Cipro del Nord, riconosciuta solo da Ankara. E sul campo, i militari turchi hanno piazzato una quarantina di carri armati al confine greco.

La Turchia accusa la Grecia di evitare il dialogo, mentre per il premier greco Kyriakos Mitsotakis i colloqui mediati dalla Nato per ridurre le tensioni nel Mediterraneo orientale possono essere tenuti solo quando Ankara cesserà le sue “minacce”.

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