Libia, Lesbo e ora i miserabili di Lipa. Bruxelles li lascia morire

Nel campo in Bosnia, distrutto da un incendio, mille migranti cercano di sopravvivere al gelo. Vogliono raggiungere l’Italia e la Germania. Ma il viaggio, lungo la rotta balcanica, costa

Libia, Lesbo e ora i miserabili di Lipa. Bruxelles li lascia morire

Il campo di Lipa, un posto dove sopravvivono circa mille persone, il 23 dicembre è andato a fuoco. Un luogo infernale senza acqua né luce in un altopiano gelato a 60 km dal confine con la Croazia.

È la rotta balcanica, percorso di guerra che parte almeno dall'India e anche più in là, approda in questo fango bosniaco. Il viaggio verso l'Europa, attraverso Croazia, Slovenia e Italia, che costa caro. Alcuni parlano di 1.400 euro.

Domenica scorsa il ministro della Sicurezza, Selmo Cikotic, si è recato nell’altopiano e ha definito la situazione “crudele e disumana”. Come se non fosse il governo a decidere cosa fare e soprattutto cosa non fare.

Per quanto riguarda i bosniaci il discorso è differente. La guerra - era solo il ‘92 - ha devastato il Paese, e tra le nuove case ci sono ancora oggi i resti di quelle bombardate. Ecco allora che quei 20 mila disperati, tra Sarajevo e qui, in campi più o meno organizzati, possano far risalire incubi recenti.

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