
Il 75% della ricchezza italiana è concentrata nelle mani degli over 50, di cui il 40% sono pensionati. Lo rivela un report della Future Proof Society insieme al think tank Tortuga, che descrive un Paese bloccato dove nascere nella “famiglia giusta” è ancora la chiave per il futuro. E l’ascensore sociale? Rotto da anni.
Disuguaglianze in crescita, mobilità in picchiata
Il 10% più ricco possiede il 60% del patrimonio nazionale, mentre la metà più povera si accontenta del 7,4%. Negli ultimi dieci anni, la forbice si è allargata al doppio della velocità media europea. Non è solo una questione di numeri: la ricchezza resta nella stessa fascia sociale, generazione dopo generazione.
Millennials e Gen Z: ricchezza dimezzata
Chi oggi ha tra i 20 e i 40 anni ha un patrimonio inferiore del 50% rispetto a chi aveva la stessa età trent’anni fa. Colpa di salari fermi, case inaccessibili, sanità sempre più privatizzata. Eppure l’occupazione cresce, soprattutto tra le donne. Ma i doppi redditi non bastano a colmare il divario.
Patrimoni bloccati, vita congelata
Comprare casa, cambiare lavoro per scelta, studiare o viaggiare all’estero: sono libertà sempre più rare. Il ceto d’origine incide anche nella vita adulta, limitando opportunità e benessere. Chi ha genitori benestanti può permettersi di rischiare. Gli altri restano fermi.
Il grande passaggio: 6.400 miliardi in 20 anni
L’Italia sta per affrontare il più grande trasferimento di ricchezza della sua storia. Oltre 6.400 miliardi cambieranno mani da qui al 2045. Ma senza una riforma dell’imposta di successione, il rischio è che le disuguaglianze si cristallizzino ulteriormente, senza alcun beneficio collettivo.
Una tassa sulle grandi eredità per rimettere in moto il Paese
Gli esperti propongono una soluzione: riallineare l’imposta di successione ai livelli di Francia, Germania e UK, tassando solo i patrimoni sopra 1 milione di euro. Obiettivo? Ridurre le disuguaglianze, finanziare servizi pubblici e alleggerire il peso fiscale sul lavoro.
Una proposta ragionevole e moderata. Ma, come spesso accade in Italia, rischia di rimanere inascoltata.