Lavorare meno, lavorare tutti

Nel ‘decreto maggio’ spunta il taglio dell’orario di lavoro a parità di salario

Lavorare meno, lavorare tutti

“La previsione al ribasso del Pil è del -8% ma si potrebbe contrarre ulteriormente. Stiamo scrivendo un capitolo importante di questa dura prova, quello legato alle misure economiche. È un piano cospicuo, dobbiamo essere efficaci per sostenere famiglie, lavoratori e imprese. Ci aspetta una fase difficile e dobbiamo tutti rimboccarci le maniche. Non vogliamo lasciare indietro nessuno e siamo al lavoro per preservare i livelli occupazionali”. A esprimersi così è il premier Giuseppe Conte.

È su quest’ultimo, il lavoro, che potrebbe esserci una clamorosa novità nel ‘decreto maggio’. Taglio dell'orario a parità di salario. È questa la misura a tempo per affrontare l’emergenza che il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo propone di inserire nel decreto. Sarebbe inoltre prevista la conversione di quota parte delle ore in percorsi formativi.

Nella relazione predisposta dalla task force istituita dal ministero dell’Innovazione si ipotizza anche un contributo dello Stato per mantenere invariato il salario dei lavoratori, con una spesa stimata inferiore alla cassa integrazione a zero ore così da conciliare le esigenze di tutela della salute pubblica con quella della produttività.

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