Pil nel secondo trimestre: -12,8%

L’Istat rivede al ribasso le stime sul Pil durante la fase più acuta della pandemia. Il calo del Pil nel secondo trimestre dell’anno è stato pari al 12,8% rispetto al trimestre precedente e al 17,7% in relazione all’anno precedente. La stima preliminare evidenziava invece una contrazione del 12,4% su base congiunturale e del 17,3% su base tendenziale.

Pil nel 2° trimestre: -12,8%

Si accentua così il carattere eccezionale della pandemia: “La stima completa dei conti economici trimestrali - spiega l’Istat - conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate, con flessioni del 12,8% in termini congiunturali e del 17,7% in termini tendenziali, mai registrate dal 1995”.

A trascinare la caduta del Pil è stata soprattutto la domanda interna. Anche quella estera ha fornito un apporto negativo, per la riduzione delle esportazioni più decisa di quella delle importazioni.

L’Istituto tuttavia lascia intendere che non tutto può essere addebitato al Covid: “L’ultimo segno più, un anemico +0,1%, risale al secondo trimestre del 2019, ed è stato seguito da una crescita congiunturale zero nel trimestre successivo, e quindi da una serie di andamenti negativi”. 

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