
Nel 2024 oltre 1,1 milioni di tedeschi ultra 67enni erano ancora attivi sul mercato del lavoro. Il quadruplo rispetto a vent’anni fa. Il motivo? Pensioni troppo basse e carenza di manodopera dovuta al rapido invecchiamento della popolazione. Secondo lo IAB, nei prossimi dieci anni 8 milioni di lavoratori andranno in pensione. Un esodo mai visto prima.
Immigrazione come ancora di salvezza
Per compensare l’uscita dei baby boomer dal lavoro, Berlino ha puntato sulla naturalizzazione accelerata. Nel 2024 le nuove cittadinanze tedesche sono cresciute del 50%, trainate da siriani e russi. Ma il nuovo governo Merz, spinto dalla destra populista, minaccia di restringere i criteri. Rischiando di soffocare l’economia, avverte il Süddeutsche Zeitung.
Italia: culle vuote e cervelli in fuga
Nel 2024 sono nati 370mila bambini, 10mila in meno rispetto al 2023, e 500mila in meno rispetto a dieci anni fa. Intanto quasi 200mila italiani, spesso giovani e laureati, hanno lasciato il Paese. Un'Italia sempre più vecchia e svuotata.
Spagna: il modello che funziona
Controtendenza la Spagna: +1,6 milioni di abitanti in tre anni, grazie all’arrivo di migranti da Colombia, Venezuela e Marocco. L’immigrazione ha coperto il 70% dei nuovi posti di lavoro, contribuendo al +3,2% del Pil nel 2024. Il premier Sánchez lo dice chiaramente: senza immigrazione, la crescita si ferma.
Una crisi globale, non solo europea
Secondo Foreign Affairs, la popolazione mondiale è destinata a diminuire, per la prima volta dai tempi della Peste Nera. Cina, Corea, Giappone e persino l’India urbana registrano tassi di fertilità sotto la soglia di sostituzione. Solo l’Africa subsahariana resta un’eccezione, ma ancora per quanto?