La Spagna pronta a razionare i beni alimentari

Il governo iberico ha modificato la legge sul commercio al dettaglio in modo che, in situazioni eccezionali, gli esercizi possano controllare le unità massime per articolo che possono essere acquistate da ciascun acquirente

Madrid verso il razionamento dei beni alimentari
Pedro Sanchez

In Spagna i manifesti che limitano l’acquisto di bottiglie di olio di girasole sono diventati popolari nei supermercati, sin dall’inizio della guerra in Ucraina. Ora il governo spagnolo consentirà il razionamento di alcuni prodotti alimentari da parte dei commercianti, come parte di ampie misure per attutire l’impatto economico che la guerra in Ucraina sta provocando a livello mondiale.

Il nuovo decreto pubblicaato nei giorni scorsi introduce la possibilità “in via eccezionale, quando ricorrono circostanze straordinarie o cause di forza maggiore che lo giustifichino, di consentire agli esercizi commerciali di limitare temporaneamente il numero degli articoli acquistabili da ogni acquirente”. La misura non specifica i prodotti interessati dalla limitazione. Sarà a discrezione dei singoli negozi applicare dunque tale disposizione, introdotta così da evitare il rischio di rimanere senza prodotti alimentari.

L’Ucraina è il principale fornitore di olio di mais e girasole alla Spagna, che rifornisce rispettivamente per il 30% e il 60% delle importazioni. Madrid ha ad oggi allentato le regole sull’importazione di grano così da aumentare le forniture dal Brasile e dall’Argentina.

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