Brexit, i big dell’auto: “Il no deal sarebbe un terremoto"

A sostenerlo sono 23 associazioni imprenditoriali automobilistiche europee. Il settore occupa 13,8 mln di persone nell'Ue

Brexit, i big dell’auto: “Il no deal come un terremoto"

Una Brexit no deal avrebbe un "impatto sismico" sull'industria automobilistica europea: ad affermarlo sono 23 associazioni imprenditoriali automobilistiche europee che mettono in guardia da un'uscita traumatica della Gran Bretagna, dove hanno sede, fra l'altro, le fabbriche dei colossi BMW, Peugeot PSA e Nissan.

Incluso il Regno Unito, il settore automotive impiega 13,8 milioni di persone nell'Unione europea, ovvero il 6,1% della forza lavoro complessiva. Ecco perché a rischio ci sono milioni di occupati.

A preoccupare maggiormente le case automobilistiche è la possibile rottura delle catene di approvvigionamento tra l'isola e il continente. "L'uscita del Regno Unito dall'UE senza un accordo innescherebbe un cambiamento sismico nelle condizioni commerciali, con miliardi di euro di costi che minacciano di influenzare la scelta dei consumatori e l'accessibilità economica su entrambi i lati della Manica", si afferma nella dichiarazione congiunta.

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