Economia della neve. Ancora una volta l’Austria si smarca dall’Italia

Mentre Conte chiede un coordinamento con l’Ue, Vienna boccia l’idea di un Natale senza vacanze sulla neve

Economia della neve. Ancora una volta l’Austria si smarca dall’Italia

Così vicini (geograficamente), così lontani (politicamente). Ancora una volta la posizione dell’Austria diverge da quella dell’Italia. È accaduto nuovamente nelle ultime ore, con Vienna a respingere al mittente la richiesta avanzata da Giuseppe Conte per un coordinamento europeo sulla gestione degli impianti sciistici a dicembre. Agli austriaci non piace l’idea di un Natale senza vacanze sulla neve.

E nel caso in cui lo stop allo sci dovesse essere imposto da Bruxelles, il ministro austriaco alle Finanze Gernot Bluemel e la ministra per il Turismo Elisabeth Koestinger hanno chiarito che non esiterebbero a chiedere un ristoro dell’Ue.

Dopo lo scontro sul doppio passaporto austriaco-italiano per i sudtirolesi, dunque, dopo il braccio di ferro sui fondi europei del Next Generation Eu, dopo le distanze emerse in materia di gestione dei flussi migratori sul tema del ricollocamento delle persone giunte in Europa sul territorio dei paesi di primo ingresso, anche sulla riapertura degli impianti sotto le feste di Natale Vienna e Roma assumono posizioni opposte.

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