Elisabetta II: “Porre fine alla libertà di movimento”. Londra verso il modello australiano

Elisabetta II: “Una delle priorità del mio governo sarà quella di assicurare l’uscita del Regno dall'Ue il prossimo 31 ottobre”. E sugli europei residenti in Gran Bretagna: “Hanno costruito le loro esistenze qui e contribuito così tanto al benessere del nostro paese. Hanno il diritto di restare”

Elisabetta II: “Porre fine alla libertà di movimento”

Il tradizionale discorso della Regina Elisabetta II, per dare l’avvio ai lavori parlamentari, si è consumato all’ombra della Brexit. E proprio sull’uscita del Regno Unito dall’Ue la Regina ha fatto un riferimento preciso rispetto alla lunga lista di provvedimenti parlamentari che dovrà attuare il governo britannico dopo il 31 ottobre.

Il cosiddetto Queen’s Speech contiene i punti essenziali del programma di governo che viene redatto dall’esecutivo e letto dalla Regina durante la State Opening of Parliament, la cerimonia per l’apertura formale di una nuova legislatura che per prassi è preceduta da un periodo di sospensione dei lavori parlamentari.

Il testo pronunciato dalla Regina cade in una settimana importante per i negoziazi con l’Ue, soprattutto in vista del Consiglio europeo del prossimo 17 ottobre: l’ultima occasione per arrivare a un accordo.

“Una delle priorità del mio governo sarà quella di assicurare l’uscita dall’Ue del Regno Unito il prossimo 31 ottobre. Il governo intenderà lavorare per una nuova partnership con Bruxelles sulle base del libero commercio e della pacifica collaborazione”, ha scandito.

E poi fra le leggi del programma dei prossimi mesi, confermata anche l’intenzione d'introdurre dal 2021 un sistema a punti all’australiana per consentire gli ingressi di nuovi immigrati nel Regno sulla base delle loro capacità.

“Il governo dovrà assicurare ai cittadini europei residenti, che hanno costruito le loro esistenze qui, e che hanno contribuito così tanto al benessere del Regno Unito, hanno il diritto di restare”.

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