“Circa un decimo del valore delle proprietà residenziali mondiali, incluse molte case lontano dalle coste, è esposto alla minaccia del riscaldamento globale. Dai tornado che si abbattono sui centri abitati del midwest degli Stati Uniti ai chicchi di gradine delle dimensioni di una pallina da tennis che distruggono i tetti delle abitazioni italiane, le condizioni meteorologiche estreme provocate delle emissioni di gas serra stanno scuotendo fino alle fondamenta il più importante bene patrimoniale del mondo”.
A sottolinearlo è l’Economist. Per il settimanale britannico, i costi potenziali legati al fenomeno sono enormi: “Secondo le stime più recenti, entro il 2050 la crisi climatica e le azioni varate per contrastarla potrebbero spazzare via il 9 per cento del valore delle abitazioni di tutto il mondo”.
Traducendo tutto ciò in numeri assoluti? “Si tratta di 25mila miliardi di dollari, una cifra enorme, inferiore non di molto al Pil annuale degli Stati Uniti. È un conto astronomico che pende sulla vita delle persone comuni e sul sistema finanziario globale”.