Zuckerberg non va a Meta

Facebook ha perso un quarto del suo valore a Wall Street (anche per colpa di Apple). Dopo i dati pubblicati dal colosso il titolo della holding (Meta) crolla del 25%. La società accusa le nuove policy di Cupertino, ma gli utenti calano per la prima volta dalla sua fondazione nel 2004

Zuckerberg non va a Meta

Meta crolla al Nasdaq in apertura delle contrattazioni nella giornata di giovedì 3 febbraio. La holding di Facebook cede oltre il 25% a 243 dollari per azione, bruciando tutti i guadagni registrati da luglio 2020. Il colosso dei social media, che comprende anche Instagram e Whatsapp, affonda dopo la pubblicazione dei conti trimestrali, che hanno deluso le aspettative degli analisti e hanno registrato la prima perdita di utenti dall’anno della fondazione.

Il fatturato di Meta si è attestato a 33,67 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2021, meglio del 2020, ma con un utile sceso dell’8% a 10,3 mld e previsioni sul primo trimestre 2022 riviste al ribasso rispetto al 2021.

Secondo un’analisi del Financial Times, si tratta del più grosso crollo di capitalizzazione mai registrato da una società quotata. Meta ha puntato il dito contro Apple, colpevole di essere la causa principale della sua cattiva performance per via della sua nuova policy sulla privacy degli utenti che ha affossato il business pubblicitario. Il colosso ha stimato che la perdita causata da Cupertino sia di oltre 10 miliardi di dollari.

Con le sue nuove policy, Apple ha consentito agli utenti di bloccare alcuni dei tracciamenti sui propri device connessi alla rete, mossa che ha reso più difficile per le aziende ottenere le metriche necessarie per le loro pubblicità mirate e monetizzare gli annunci pubblicitari su Facebook e Instagram.

Ma per Meta ad aver pesato sul bilancio ci sarebbero anche questioni macroeconomiche come, ad esempio, i colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento e l’inflazione. E resta alta la pressione di TikTok che continua a crescere come numero di utenti base e minaccia l’assoluto predominio di Facebook nel campo dei social media.

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