Salario minimo, tutti entusiasti? Non proprio…

In Parlamento c’è un’ampia maggioranza favorevole all’introduzione del salario minimo legale. Tuttavia, vanno considerati gli effetti sul mercato del lavoro. Il rischio è di ottenere sulle retribuzioni il risultato opposto a quello sperato

Salario minimo, tutti entusiasti? Non proprio…

Questa volta si fa sul serio. E si comincia a entrare nei dettagli del salario minimo legale. M5s e Partito democratico al Senato e Pd, LeU e Fratelli d’Italia alla Camera hanno presentato cinque diverse proposte di legge.

A 9 euro netti, il Pd lancia l'idea più generosa per i lavoratori, mentre il M5s propone 9 euro lordi. In entrambi i casi si tratta di livelli nettamente al di sopra della media Ocse se comparati ai valori dei salari medi o mediani. Le proposte di LeU e FdI propongono di fissare il minimo al 50% del salario medio indicato dall’Istat (circa 7 euro).

Il nodo più delicato nel caso italiano è il rapporto del nuovo minimo con i contratti collettivi esistenti. I sindacati, infatti, non sono favorevoli a un minimo per legge: temono che la contrattazione nazionale venga esautorata. In realtà l’aspetto più delicato è un altro. Se da un lato il salario minimo legale è auspicabile (oltre all’Italia sono soltanto altri 5 i paesi Ue a non prevederlo), appare evidente che l’introduzione richieda una discussione approfondita. E soprattutto è una misura che va pensata in collegamento alla politica industriale e salariale. In un paese come l’Italia, afflitta da un ventennio di bassa produttività (principale motivo per il quale le retribuzioni così basse rispetto ai principali paesi Ue), spingere forzosamente i salari verso l’alto potrebbe non condurre all’effetto sperato.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Crediti deteriorati

L'andamento dei crediti deteriorati dal 2005 al 2020 in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna in rapporto al totale dei crediti erogati

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com